IL GAZZETTINO
Giovedì, 22 Giugno 2006

Prima assoluta domani sera alla Fenice: la regia affidata al tedesco Jürgen Flimm
Silla, il guerriero di Mozart
Il feroce condottiero romano si trasforma in eroe afflitto da pene d’amore

Venezia. Prima assoluta veneziana domani sera alle 19 al Gran Teatro La Fenice di "Lucio Silla " di Wolfgang Amadeus Mozart nel 250.mo anniversario della sua nascita. Commissionata dal Teatro Regio Ducale di Milano per il Carnevale del 1773 l'opera andò in scena per la prima volta il 26 dicembre 1772 con qualche problema a causa del tenore che sostituì il titolare all'ultimo momento ma registrò complessivamente nelle venticinque repliche un buon successo. Nonostante ciò "Lucio Silla ", terza esperienza operistica seria di un appena sedicenne Mozart, segnò la fine dell'avventura italiana del genio di Salisburgo che il padre e factotum Leopold dovette riavviare con grande delusione sulla via di casa in quanto nessuna corte al di qua delle Alpi gli affidò un incarico nella propria cappella. E mentre la partitura finiva nel dimenticatoio fino praticamente ai tempi nostri quando fu rispolverata (un po' tardivamente a Venezia) grazie alla tendenza di riscoprire tesori nascosti sepolti nell'oblio della storia, Wolfgang trovava la sua consacrazione definitiva a Vienna.

Il dramma per musica in tre atti su libretto di Giovanni de Gamarra, revisionato nientemeno che da Pietro Metastasio, racconta la storia di un Lucio Silla piuttosto inedito. La storia, infatti, ci ha consegnato un Lucio protagonista di uno dei periodi più travagliati della Roma repubblicana, caratterizzato da aspri scontri politici che portarono a una vera e propria guerra civile tra i "democratici" capeggiati da Caio Mario e gli "aristocratici" guidati appunto da Silla . Di ritorno da una campagna vittoriosa contro Mitridate re del Ponto (protagonista di un'altra opera italiana del giovanissimo Mozart), Lucio Cornelio Silla si rifiuta di deporre le armi e instaura una ferocissima dittatura per salvaguardare l'Urbe dai tribuni della plebe, "comunisti" ante litteram, che propugnavano pericolose riforme in favore del popolo. Il Lucio Silla mozartiano, invece, più che un abile condottiero e un uomo senza scrupoli, è un normalissimo maschio afflitto da pene d'amore per una poco docile Giunia, figlia proprio dell'avversario politico Caio Mario, che dapprima usa le maniere forti per imporre la propria passione ma poi si arrende alla forza dei veri sentimenti (degli altri) facendo trionfare la giustizia e la saggezza.

Per questo debutto a Venezia, la Fenice si è messa nelle esperte mani di Jrgen Flimm, uno dei più quotati registi del momento che ha curato un nuovo allestimento in coproduzione con il Salzburger Festspiele dove l'opera debutterà a luglio. Il regista tedesco mette in scena un Lucio Silla che ha ben poco di romano se si toglie qualche scampolo di costume e qualche spada sguainata: una scena double face con una facciata in stile palladiano e una moderna fa da sfondo all'intrecciarsi di sentimenti forti e contrastanti lasciando intatta e attuale la drammaticità della storia e dei suoi personaggi. Con tanto di finale a sorpresa.

L'orchestra e il coro del teatro la Fenice saranno diretti da Tomas Netopil, le scene sono di Christian Bussmann, i costumi di Birgit Hutter, light designer Fabio Barettin.Nel cast troviamo Roberto Saccà (Lucio Silla ), Annick Massis (Giunia), Monica Bacelli (Cecilio), Veronica Cangemi (Lucio Cinna), Julia Kleiter (Celia), Stefano Ferrari (Aufidio). Direttore del coro Emanuela Di Pietro, maestro al cembalo Stefano Gibellato, basso continuo Alessandro Zanardi; ballerini Alexey Dmitrenko, Tina Havers, Megan Sarah Laehn, Arianna Bolzonella, Virginie Roy. Si replica domenica 25 giugno e sabato 1. luglio alle 15.30, martedì 27 e giovedì 29 alle 19. La prima di domani sarà trasmessa in diretta su RadioTre.

Giuseppe Tedesco