Bernhard Lang
Der Alte vom Berge

Prima Parte

Hasan El Sabah decide di diventare un capo religioso e diviene la guida dei suoi fedeli, i fidawi. E’ un dotto asceta esperto nell’arte alchemica. Nella fortezza di Alamut, il "nido delle aquile", addestra i suoi guerrieri all’assassinio politico. Hasan vuole proteggere il popolo dalla guerra mediante l’eliminazione mirata dei capi politici avversari. Ad uno di essi dà dimostrazione dell’obbedienza cieca dei fidawi: ad un cenno di Hasan uno di loro si getta immediatamente nell’orrido. In breve le donne abbandonano Alamut, Hasan intende proteggerle da atti di guerra.

Uno dei suoi nemici, che progetta una spedizione contro di lui, trova un giorno il pugnale d’oro degli assassini accanto al suo letto: Hasan può raggiungerlo in qualsiasi momento attraverso i suoi fidawi, perciò abbandona il suo proposito. Hasan fonda una lega segreta di uomini , che si basa sulla fedeltà assoluta, "Sangue e Innocenza", simboleggiati dai colori rosso e bianco. La lega prevede severe norme di astinenza dal vino e dalla musica.

Seconda Parte

Hasan conduce nel suo castello i giovani del luogo e li educa a diventare fidawi: così si viene accolti nella lega degli assassini.

Ad Alamut costruisce un teatro, dove somministra ai giovani pasta di hashish ed essi cominciano a sognare. Grazie ad attrici che impersonano le fanciulle del paradiso (houris), grazie a musica e luce egli crea per loro la visione del paradiso. I fidawi fanno un’esperienza orgiastica. Appaiono visioni, la storia è sognata da un poeta romantico del XIX secolo, l’orgia del mago Aleister Crowley, che celebra una messa nera gnostica. L’hashish domina tutta la scena.

Si viene a sapere che tutto il racconto del giardino del paradiso è per la gran parte inventato ("Nothing ist true, everything is permitted") e non corrisponde alla verità storica. Hasan somministra infine ai fidawi dormienti un’altra droga ed essi si risvegliano. Dice loro che soltanto il loro spirito è stato in paradiso, ma che là potrebbe ricondurli se uccidessero incondizionatamente per lui e a questo intendessero dedicare la vita.

Terza Parte (Epilogo)

Una poesia racconta dell’imperatore Federico il Grande che fa educare dei bimbi a diventare assassini.

traduzione di Anna Benussi

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