IL GIORNALE DI VICENZA
giovedì 04 ottobre 2007
spettacoli pag. 52

OPERA. Da stasera in alternanza i due titoli, con Europa Galante diretta da Biondi e specialisti vocali
I melodrammi del "prete rosso" tornano in un teatro veneziano

VENEZIA. Prosegue la collaborazione della Fondazione Teatro La Fenice con l’orchestra barocca Europa Galante diretta da Fabio Biondi, iniziata nella stagione 2005-2006 con La Didone di Cavalli. Da oggi al 14 ottobre 2007 l’orchestra sarà infatti ospite del Teatro Malibran per due produzioni Vivaldiane: Ercole sul Termodonte, dramma per musica in tre atti su libretto di Antonio Salvi in prima rappresentazione integrale in tempi moderni, e Bajazet, tragedia per musica in tre atti su libretto di Agostino Piovene.

Le due opere, presentate nell’ambito della stagione lirica 2007, andranno in scena a giorni alterni per un totale di cinque rappresentazioni in abbonamento e tre fuori abbonamento: Ercole sul Termodonte giovedì 4 alle ore 19 (turno A), sabato 6 alle 15.30 (turno C), giovedì 11 alle 19 (turno D) e sabato 13 alle 15.30 (fuori abbonamento), Bajazet venerdì 5 alle 19 (turno E), domenica 7 alle 15.30 (turno B), venerdì 12 alle 19 e domenica 14 alle 15.30 (fuori abbonamento).

L’allestimento dei due lavori, in forma scenica per Ercole, in forma semiscenica per Bajazet, è affidato al laboratorio integrato di regia, scenografia e costume della Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia, con la collaborazione artistica della Fondazione Teatro Due di Parma. Il cast di Ercole sul Termodonte sarà formato da Romina Basso, Roberta Invernizzi, Emanuela Galli e Stefanie Irányi nei ruoli delle quattro Amazzoni Antiope, Ippolita, Orizia e Martesia, e da Carlo Allemano, Jordi Domènech, Laura Polverelli e Mark Milhofer in quelli dei quattro eroi greci Ercole, Teseo, Alceste e Telamone. Bajazet vedrà impegnati Daniela Barcellona nel ruolo di Tamerlano, Christian Senn in quello di Bajazet, Marina De Liso in quello di Asteria, Lucia Cirillo di Andronico, Vivica Genaux di Irene e Maria Grazia Schiavo in quello di Idaspe.

La partitura di Ercole sul Termodonte (Roma, Teatro Capranica, 1723) è andata smarrita nella sua interezza ed è stata di recente ricostruita in seguito a complesse ricerche archivistiche. Essa appartiene alla maturità di Antonio Vivaldi, negli anni ’20 ormai conteso anche da teatri non veneziani. Prodotta poco prima dell’affermazione sulle scene italiane di Pietro Metastasio (Didone abbandonata, 1724), riflette gusti ancora non normalizzati, per certi versi eccentrici rispetto alle scelte in seguito dominanti. Bajazet fu invece composta su commissione veronese nel 1735, su libretto di Agostino Piovene tratto dalla tragedia Tamerlan ou La mort de Bajazet di Pradon (1675). Il libretto si basava sulla lotta storicamente documentata tra il condottiero ottomano Bayazid I e il mongolo Timur Lenk, famoso per la sua efferatezza. Per realizzare musicalmente il libretto, Vivaldi ricorse alla forma del pasticcio, attribuendo ai personaggi ‘positivi’ (Bajazet, Asteria, Idaspe) arie da lui stesso composte, e ai rappresentanti dell’oppressione egemone (Tamerlano, Andronico, Irene) in prevalenza arie di stampo napoletano di Hasse, Giacomelli e Riccardo Broschi.