IL GAZZETTINO
19 ottobre 2007

Alla Fenice la ripresa del fortunato allestimento dell'opera di Massenet
Torna la Thaïs di Pizzi

Venezia. "Thaïs" di Jules Massenet torna alla Fenice giusto cent'anni dopo la sua prima rappresentazione a Venezia nella stagione di Carnevale del 1907-1908, ma a soli cinque anni di distanza dalla fortunata inaugurazione della stagione 2002-2003 al Malibran in attesa della ricostruzione del teatro di campo San Fantin. Fu una "Thaïs" che deliziò pubblico e critica con il compianto Marcello Viotti, allora neo direttore musicale della Fondazione, sul podio; con un nuovo allestimento di Pier Luigi Pizzi che ne curò regia, scene e costumi; con la coreografia di Gheorghe Jancu; con Eva Mei nel ruolo della protagonista e Michele Pertusi in quello di Athanaël.

Una "Thaïs" sensuale, lussuriosa, un po' scandalosa e iconoclasta. Una vicenda di sesso e religione che ben si inserisce in quel filone esotico che caratterizzò il teatro musicale nella Francia dell'Ottocento: il romanzo di Anatole France, da cui è tratto il dramma lirico in tre atti e sette quadri scritto da Louis Gallet, racconta la storia di una sacerdotessa di Venere che Dante non aveva esitato a definire "puttana" e "sozza e scapigliata fante" la quale, finita all'inferno nonostante la conversione, "si graffia con l'unghie merdose".

E domenica alle 19 quell'allestimento viene riproposto al pubblico veneziano e internazionale che frequenta la Fenice come ottavo appuntamento della stagione lirica con la sola differenza di Emmanuel Villaume in veste di maestro concertatore e direttore e di un rinnovato cast artistico. Ritroveremo in scena le sei danzatrici seminude che (senza alcuna volgarità) danno corpo alle fantasie erotiche che agitano i protagonisti e i tanti simbolismi con cui Pizzi ha farcito lo svolgersi della storia. Se l'allestimento, dunque, non è un mistero come affronterà musicalmente "Thaïs" il maestro Villaume? "Nella mia carriera ha fatto molto Massenet, ma è la prima volta che mi trovo a fare una "Thaïs" con gente che l'ha già fatta - premette il maestro - È un'esperienza molto interessante: a partire dal lavoro con Pier Luigi Pizzi, il quale ha una conoscenza assolutamente geniale di questo repertorio francese, alle scene, che erano state costruite per il Malibran dove il palcoscenico è più piccolo, ma funzionano molto bene anche qui in Fenice".

"Per me nella "Thaïs" è molto importante la contrapposizione tra la ricerca metafisica, religiosa di un senso di vita e la sensualità, l'erotismo straordinario - spiega ancora il maestro Villaume - Massenet nelle sue opere era molto interessato a questi due elementi e le scene religiose erano un esercizio nel quale un buon compositore francese doveva cimentarsi nel gran operà. Stilisticamente è una scrittura di musica quasi religiosa e un'espressione autentica, generosa, dolce della sensualità, della passione. E questo contrasto lo si trova anche tra scene grandiose e scene più intime, piene di poesia, sentimento e colori. Allora, con un cast molto bravo e un maestro come Pizzi, proviamo a equilibrare tutto questo giocando su tutti questi colori e pensando a ogni scena come a un quadro".

Orchestra e coro della Fenice saranno, dunque, diretti da Emmanuel Villaume ; regia, scene e costumi sono di Pier Luigi Pizzi; la coreografia di Gheorghe Jancu; light designer Sergio Rossi; Darina Takova sarà Thaïs, Simone Alberghini Athanaël, Letizia Giuliani la prima ballerina. Si replica martedì, giovedì e martedì 30 alle 19, sabato 27 alle 15.30.

Giuseppe Tedesco

 

La Repubblica
23. November 2002