Il giornale della musica
0708

NEL NOME DI ISABELLA


La scena dell'Ermione disegnata da Graziano Gregori

Il 9 agosto non un'opera ma un concerto inaugurerà la ventinovesima edizione del Rossini Opera Festival. Per la felicità dei suoi ammiratori, tanto numerosi quanto entusiasti, ne sarà protagonista Juan Diego Florez insieme ad Alberto Zedda e all'Orquestra de la Comunitat Valenciana. "Non si tratta - tiene a precisare il sovrintendente del ROF, Gianfranco Mariotti - dell'esibizione d'una star, che non rientra tra gli interessi del festival: è un concerto a tema, intitolato Il Presagio Romantico, che vuole focalizzare l'attenzione su Rossini come inventore del romanticismo, facendo ascoltare pagine della Donna del lago e del Guillaume Tell. Un concerto a tema è anche quello di Joyce DiDonato, che interpreterà arie del repertorio di Maria Malibran, per rievocare, nel bicentenario della nascita, l'arte d'una protagonista dell'opera all'epoca di Rossini".

Altra grande cantante di quell'epoca - nonché moglie di Rossini e sua interprete d'elezione - fu Isabella Colbran e quest'anno i due nuovi allestimenti pesaresi sono appunto due opere che la ebbero come protagonista alla loro prima al San Carlo, Ermione e Maometto II. A quel rebus di difficile soluzione che è la vocalità della Colbran il festival darà due risposte diverse: nel primo caso Sonia Ganassi, un mezzosoprano che non ha bisogno di presentazione, nel secondo Marina Rebeka, una giovane che attualmente può essere definita un soprano lirico-leggero ma che sembra destinata dalle sue qualità a passare in un prossimo futuro ad un repertorio molto più ampio. "Dopo la magnifica Elisabetta del 2004 - ci dice Mariotti - abbiamo voluto mettere nuovamente insieme nell'Ermione la protagonista e il regista di quell'allestimento, cioè la Ganassi e Daniele Abbado, mentre sul podio salirà Roberto Abbado".

Accanto a Ermione (altri interpreti Marianna Pizzolato, Gregory Kunde e Antonino Siragusa) e al Maometto II (insieme alla Rebeka canteranno Daniela Barcellona, Francesco Meli e Michele Pertusi, con la direzione di Gustav Kuhn e la regia di Michael Hampe), la terza opera sarà L'equivoco stravagante, diretto da Umberto Benedetti Michelangeli con Marina Prudenskaja, Amanda Forsythe, Bruno De Simone, Dmitry Korchak e Marco Vinco, nel già noto allestimento di Emilio Sagi. In buca s'alterneranno le Orchestre Haydn di Bolzano e Trento e del Comunale di Bologna. Come di consueto, completeranno il programma Il viaggio a Reims con i giovani dell'Accademia Rossiniana, lo Stabat Mater e i concerti di belcanto con Carmela Remigio, Lawrence Brownlee e Patrizia Ciofi, mentre salterà l'opera d'un contemporaneo di Rossini, che era ormai un appuntamento fisso: "Da un paio d'anni - è ancora il sovrintendente a parlare - abbiamo dovuto ridurre la programmazione per far fronte ai tagli dei finanziamenti, quindi è rimandato a tempi migliori Il dissoluto punito di Ramon Carnicer, sullo stesso libretto scritto da Lorenzo da Ponte per Mozart, ma ritoccato da Caterino Mazzolà, che abbiamo coprodotto col festival di La Coruña".

E per le prossime edizioni?

"Giungerà quasi a compimento la restituzione del catalogo rossiniano secondo le edizioni critiche: nel 2009 sarà la volta del Sigismondo, nel 2010 dell'Adelaide di Borgogna e forse del Ciro in Babilonia, se la Fondazione Rossini ne avrà ultimato l'edizione. A quel punto mancheranno solo l'Aureliano in Palmira e Demetrio e Polibio".

Mauro Mariani

 

la Repubblica
BOLOGNA
9 agosto 2008

Romantico Rossini Opera Festival

PESARO - Si inizia con il do di petto di Juan Diego Florez, per proseguire poi con il connubio artistico dei cugini Abbado, le fantasie verbali di Emilio Sagi, le invenzioni di Michael Hampe. Un recital, due nuovi spettacoli ("Ermione" e "Maometto II") e la ripresa del poco rappresentato "Equivoco stravagante" costituiscono il fiore all' occhiello del Rossini Opera Festival, edizione numero 29, in scena da stasera a Pesaro. Biglietti delle prime già esauriti per la rassegna dedicata al compositore pesarese, ormai fra le più famose a livello internazionale. E anche stasera, per il debutto del tenore peruviano Florez, ormai una star del belcanto, il teatro Rossini è sold out da mesi, ma sarà a disposizione un maxischermo in Piazza del Popolo per assistere gratuitamente all' esibizione (alle 21). Quello di Florez non sarà un semplice concerto, ma un progetto musicale che fa leva sul Rossini precursore del romanticismo. "Il presagio romantico" vede come protagonista il celebre cantante peruviano, insieme al giovanissimo soprano russo Julia Lezhneva, attraverso pagine tratte da "La donna del lago" e "Guillaume Tell". Sul podio dell' Orquestra de la Comunitat Valenciana, una formazione creata da Lorin Maazel e composta di musicisti di ben 23 nazionalità diverse, salirà Alberto Zedda, uno dei massimi interpreti rossiniani della scena mondiale. Immancabile anche il Coro da Camera di Praga, presenza ormai abituale al Rossini Opera Festival. Dopo l' anteprima di stasera, si riprende domani all' Adriatic Arena con le tre principali produzioni liriche, a partire da "Ermione", l' opera che vede per la prima volta insieme i cugini Roberto e Daniele Abbado, rispettivamente direttore e regista dello spettacolo, che avranno a disposizione una schiera di collaudati artisti fedelissimi del festival rossiniano: da Sonia Ganassi a Marianna Pizzolato, da Gregory Kunde a Ferdinand von Bothmer, da Nicola Ulivieri a Riccardo Botta. Dopo "L' equivoco stravagante" (da lunedì) in versione moderna con interpreti guidati dal beniamino del pubblico pesarese Umberto Benedetti Michelangeli, si ritorna martedì con l' opera: "Maometto II" sull' impostazione registica di Michael Hampe che partirà da un fondamentale rispetto della verità storica e ambientale, tenendo conto delle ragioni di confronto fra due civiltà, due culture e due religioni capaci di esprimere valori di assoluta rilevanza etica e sociale, anche quando vissuti conflittualmente. Fra gli interpreti Michele Pertusi, Daniela Barcellona, Francesco Meli, voci illustri cresciute a Pesaro.

ANNA TONELLI

CARTELLONE
E nel 2009 arriva Corsetti

"Zelmira", "Sigismondo", "Il Conte Ory", più "Tancredi" in forma di concerto. È il cartellone della 30/ma edizione del Rossini Opera Festival di Pesaro, che si aprirà il 7 agosto 2009. "Zelmira" sarà presentata in una nuova produzione con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e la partecipazione di Juan Diego Florez. Nuovo allestimento anche per "Sigismondo" (regia di Damiano Michieletto). "Il Conte Ory" sarà affidato a Lluis Pasqual. In programma, "Il viaggio a Reims" con i giovani dell'Accademia rossiniana.

 

dradio.de
17. August 2008

Rossini oder ...
.. ein Festival zu Ehren

Von Dieter David Scholz

Zum 29. Male findet an der italienischen Adria-Küste, in Pesaro, dem Geburtsort Rossinis, einem beschaulichen, unspektakulären Bade- und Fischerstädtchen im Herzen Italiens, in der Provinz der Marken, das "Rossini-Opera-Festival" statt. Für Rossini-Liebhaber ist es weltweit das Führende gehobener Rossini-Pflege. Vom 9. bis zum 23. August wird dort dem berühmtesten Sohn der Stadt gehuldigt. Rossini-Freunde aus aller Welt sind wieder angereist, um das ausschließlich Rossini verpflichtete Programm zu erleben.

Juan Diego Florez eröffnete das diesjährige Rossini-Opern-Festival mit einem vom internationalen Publikum bestürmten Recital. Der Titel dieses Konzerts: "Il presagio romantico"- Romantische Vorahnungen in den Opern Rossinis führte der peruanische Startenor vor, dessen Karriere vor etwa 10 Jahren in Pesaro begann. Seine unangefochtene Konkurrenzlosigkeit als tenore di grazia in Sachen Rossini darf nicht vergessen machen, dass das Rossinifestival in Pesaro seit Anbeginn vor allem eine Talentschmiede für junge Sänger ist. Der greise, aber immer noch erstaunlich vitale und energiegeladene Rossini-Spezialist, Alberto Zedda, künstlerischer Direktor und so etwas wie der spiritus rector des Festivals, betont denn auch, dass Rossini ein Komponist vor allem für junge Menschen ist ...

Rossini is a composer for young people, because he is creative. You have not only to do what the composer obliges you to do.

Natürlich stehen im Zentrum des renommierten Opernfestivals im hitzedurchglühten Geburtsort Rossinis - neben den Nachwuchs-Darbietungen - wieder drei Opernproduktionen auf höchst professionellem, gehobenem Standard. Alberto Zedda hat das von ihm erstmals im 20. Jahrhundert wieder ans Licht gezogene drama giocoso "L'equivoco stravagante" (Das bizarre Missverständnis), das Rossini noch am Konservatorium in Bologna innerhalb von nur 2 Wochen schrieb, wieder ins Programm aufgenommen. Es ist eine freche Produktion, die schon vor 6 Jahren herauskam. Regisseur Emilio Sagi, hat aus dem verrückten, ja grotesken Stück um die Tochter eines Emporkömmlings und dessen favorisiertem reichen Heiratskandidaten, der übertölpelt wird mit der Komödie eines angeblich als Frau verkleideten Kastraten, der aber in Wahrheit tatsächlich eine Frau ist, eine brillante Dienstleistungs-, Marketing- und Unternehmensführungs-Parodie im PR- und Medienzeitalter zwischen Containern und knallrotem Lust-Sofa inszeniert.

Besonders neugierig war man in diesem Jahr natürlich auf die kaum je gehörte Azione tragica "Ermione", die der Sohn Claudio Abbados, der Regisseur Daniele Abbado als technisch virtuoses, steriles Spektakel im wandelbaren faschistoiden Travertin-Architektur-Einheitsbühnenbild Graziano Gregoris darbot. Der perfide Überkreuz-Konflikt um Liebe und Macht frei nach Racines Drama "Andromache" war mit der überwältigenden Sonia Ganassi - der wohl zur Zeit führenden Rossini-Gesangs-Virtuosa - in der Titelpartie hochkarätig besetzt. Zwei große Tenöre ihr zu Seite: der fabelhafte junge Antonino Siragusa als Orest und Rossini-Altmeister Gregory Kunde, der als Pirro nach seiner letztjährigen Enttäuschung als Othello zu beachtlichem Format zurückfand.

Ermione war einer der größten Misserfolge Rossinis. Im ganzen 19. Jahrhundert wurde die Oper nicht gespielt. Und erst 1987 wagte es das Rossini-Festival in Pesaro, das Stück wieder auszugraben. Die diesjährige Neuproduktion unter der energischen Leitung des Dirigenten Roberto Abbado, eines Sohns des Bruders Claudio Abbados, fand es großen Anklang beim Publikum. Die insgesamt stimmigste - wenn auch szenisch sicher anfechtbare - Produktion des diesjährigen Festivals war eine Neuproduktion des Drama per Musica Maometto Secondo, eines Kultur- und Religionskonflikts zwischen Mohammedanern und Christen. Regisseur Michael Hampe und sein Ausstatter Alberto Andreis haben das musikalisch unwiderstehliche Stück - das Gustav Kuhn in perfekter Balance zwischen Sängerfreundlichkeit und Dramatik zu dirigieren verstand, in üppigster historisierender Dekoration inszeniert. Vor allem aber ist es eine sängerisch in allen Partien erstklassig besetzte Aufführung, in der der Tenor Francesco Melials Vater Erisso glänzt, Michele Pertusi als Maometto und die junge, sensationelle Sopranistin Marina Rebeka in der anspruchsvollen Partie der am Ende der gespielten tragischen Version dieser Oper sich erdolchenden, christlichen Geliebten des Maometto, Anna. Der Star der Aufführung ist die international gefeierte Mezzosopranistin Daniela Barcellona in der Hosenrolle des Calbo. Auch sie startete in den Neunzigerjahren ihre Karriere in Pesaro.

Mit den Produktionen von Maometto Secondo und Ermione ist das Festival in Pesaro auch in diesem Jahr wieder seinem selbstgesetzten Anspruch gerecht geworden, neben dem komischen für den seriösen, den dramatischen Rossini als den eigentlich großen und bedeutenden Rossini zu plädieren. Alberto Zedda:

Our really utopia we are project is to make understanding everyone that the real great Rossini is not the comic Rossini, also the comic Rossini, but the speciality is the dramatic, the serious Rossini.

Trotz aller Sparzwänge hat sich auch in diesem Jahr Pesaro wieder als das Mekka aller Rossini-Verehrer und Neugierigen aus aller Welt erwiesen. Fast alle Aufführungen im schönen historischen Teatro Rossini und in den beiden veritablen Großbühnen im Sportpalast sind ausverkauft und 2009, in dem das Festival sein 30-jähriges Bestehen feiert, darf man sich auf Neuproduktionen von "Zelmira" und "Sigismondo" freuen, neben dem "Comte Ory" und einem konzertanten "Tancredi".